L’intervento è consistito nel restauro del monumento equestre dedicato a Giuseppe Garibaldi al Gianicolo. Realizzato dallo scultore Emilio Gallori e inaugurato, sul punto più alto del colle, nel 1895, in seguito all’abbattimento di un fulmine nel settembre 2018 il monumento presentava dei dissesti nella struttura del podio, composta di blocchi e lastre di granito. Il progetto di restauro, diretto da tecnici della Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, si è svolto in due fasi. Prima si è proceduto a una campagna di indagini
storico-archivistiche, geognostiche, geomorfologiche, strutturali e ambientali, finalizzate ad accertare cause e conseguenze dei danni provocati dai fulmini al monumento nel 1944, nel 1971 e da ultimo nel 2018, per mettere a punto un efficace sistema di protezione dell’opera.
La seconda fase, più operativa, ha riguardato il consolidamento del muro interno del basamento, il riassemblaggio dei blocchi dissestati, la ricomposizione e il riposizionamento sul prospetto ovest della lastra in granito col bassorilievo raffigurante il leone, spezzata in due parti e distaccata dal fulmine. Con l’occasione è stato revisionato lo stato di conservazione delle superfici lapidee e bronzee della statua equestre e dei gruppi scultorei, ed è stata effettuata la manutenzione dell’opera, con pulitura, stuccatura e protezione delle superfici, in modo da prolungare nel tempo gli effetti benefici del precedente restauro eseguito nel 2011, in occasione delle celebrazioni del 150° dell’Unità d’Italia.
Al termine dell’intervento è stata prevista l’installazione di un innovativo dispositivo di protezione del monumento dalle scariche atmosferiche basato sui principi della “gabbia di Faraday.