Violenza maschile sulle donne: dall'emergenza all'autonomia
Soggetto attuatore
Descrizione progetto
In quanto fenomeno strutturale, la violenza di genere per essere debellata ha bisogno di essere affrontata su più livelli attraverso i tre assi “prevenzione”, “protezione”, “punizione”.
Il progetto si inserisce nell’asse “protezione” e prevede azioni destinate sia alle donne colpite dalla violenza di genere nelle sue diverse forme, sia alle operatrici dei servizi specialistici.
Nell’ultimo anno il numero delle donne seguite dal circuito antiviolenza di Roma Capitale (costituito da 13 CAV, 3 Case rifugio, 6 Semiautonomia e 5 appartamenti di Seconda autonomia) è cresciuto di circa il 21% passando dalle 2.066 del 2022 alle 2.507 del 2023, conteggiando quante prese in carico dai CAV (sportelli) e le 58 donne ospiti nelle strutture residenziali (considerando i figli minori le persone ospitate sono state 114). Il dato drammaticamente più in crescita è quello delle donne non accolte presso le Case: 274 nel 2023 a fronte delle 185 non accolte nel 2022. In un anno si è registrato un aumento di oltre il 48% di richieste di accoglienza che non è stato possibile esaudire per mancanza di posti letto o compresenza di altre problematiche, quali ad esempio dipendenze o problemi psichiatrici, che richiedono interventi differenti.
Il numero delle mancate accoglienze evidenzia solo un aspetto del problema. Oltre a essere carente nei posti letto, il sistema dell’accoglienza antiviolenza non riesce ad assicurare risposte tempestive per i casi di pronta emergenza essendo l’ingresso in Casa Rifugio subordinato alla valutazione dell’équipe e strettamente collegato all’autodeterminazione della donna, indispensabile per la buona riuscita dei progetti individuali.
Inoltre, il circuito non è dotato di alcuno strumento di collegamento tra i diversi nodi della rete antiviolenza e, pertanto, la ricerca di un posto letto è affidato ai contatti diretti tra le operatrici delle strutture e gli stakeholders della rete antiviolenza che, per propria funzione, vengono a contatto con situazioni emergenziali (forze dell’ordine, ospedali, assistenti sociali). Gli ingressi nelle singole strutture di competenza di Roma Capitale vengono comunicati dai soggetti gestori a posteriori. Ciascuna struttura ha una sua lista d’attesa senza che ci sia un coordinamento stabile tra le diverse strutture.
Questo intervento è complementare ad altri due interventi finanziati dal Pn Metro Plus: l’operazione RM4.4.8.1 dedicata all’empowerment femminile e l’RM4.4.11.1.c. “Verso l’autonomia: genitori singoli con figli minorenni” di competenza del Dipartimento Politiche Sociali e Salute, rivolta alle donne con figli/e che, dopo un primo periodo di ospitalità in Casa Rifugio, hanno bisogno di un ulteriore sostegno per il raggiungimento della piena autonomia.
Il circuito dei servizi antiviolenza di Roma Capitale (CAV, Case Rifugio, Semiautonomia) è stato finora finanziato con fondi ordinari e fondi europei (Pon Metro 2014-2020). Con questo intervento saranno rinnovati i servizi antiviolenza facendo ricorso alla co-progettazione, ai sensi del Codice del Terzo Settore, valorizzando e potenziando le competenze degli organismi specializzati nel sostegno alle donne vittime di violenza, comprese le donne diversamente abili o le over 60.
L’intervento RM4.4.11.1.g prevede:
- la costruzione di una rete per rispondere al bisogno di accogliere in emergenza donne, con eventuali figli/e, costituita dai soggetti del terzo settore specializzati nel sostegno alle vittime di violenza di genere e soggetti privati/imprenditoriali attivi nel settore della ricettività attraverso convenzioni con le strutture ricettive per l’assistenza alloggiativa temporanea in emergenza;
- il potenziamento CAV in relazione all’accoglienza in emergenza. I CAV svolgono le funzioni di raccolta delle segnalazioni, valutazione del rischio, individuazione della struttura ricettiva disponibile e più adatta alla specifica situazione, prima presa in carico della donna, invio della donna presso la struttura individuata, supporto del nucleo nel periodo di accoglienza in emergenza e individuazione della soluzione di accoglienza successiva;
- la creazione di nuove Case Rifugio per la pronta emergenza (Casa di fuga) nel Municipio Roma XII che ha la capacità di ospitare fino a un massimo di 20 persone, precedentemente utilizzato per assistere disabili adulti;
- i lavori di ristrutturazione e progettazione della Casa Rifugio di pronta emergenza (Casa di fuga). L’appartamento individuato per ospitare la Casa Rifugio di pronta emergenza necessita di manutenzione straordinaria ed efficientamento energetico. Si tratta di un appartamento di circa 360 mq, posto al secondo piano di immobile sede di una ex scuola, che è costituito da un’ampia zona giorno con servizi dedicati e di 10 stanze con servizi annessi;
- l’implementazione della piattaforma M.A.R.A., creata con fondi nazionali che dopo la prima fase di sperimentazione, che si concluderà a marzo 2026, sarà utile per inserire la disponibilità di posti letto nelle strutture ricettive di Roma Capitale, nonché tracciare i percorsi di ciascuna utente ed eventualmente integrarsi con gli applicativi in uso all’Ente sul versante dei servizi sociali (SIGESS);
- la creazione di due nuove Case Rifugio e di una Casa per la Semiautonomia ricavate dai beni confiscati alla criminalità organizzata, situate nei Municipi di Roma V, VI e VIII;
- i quattro nuovi Centri Anti Violenza in territori non coperti dai servizi antiviolenza (Municipi Roma VI, X e XI) con nuovo modello di attivazione della rete antiviolenza;
- l’acquisto di arredi e attrezzature, compresi gli elettrodomestici e le attrezzature informatiche, per provvedere all’allestimento di base le nuove cinque strutture antiviolenza.
Stato
Progettazione
Gara
Cantiere
Fine lavori
Data stimata di fine lavori
Quarto trimestre 2029
Fonte Finanziamento
PN Metro Plus 2021-2027
Importo
6.000.000,00 €